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UN CELEBRE ADDIO

VUJADIN BOSKOV
VUJADIN BOSKOV

Nascita: 16 maggio 1931
Morte: 27 aprile 2014
Ex calciatore e allenatore serbo, Vujadin Boskov nasce a Begeč, in Voivodina, provincia autonoma della Repubblica di Serbia, il 16 maggio 1931.
Gioca dal 1946 al 1960 nella squadra Vojvodina di Novi Sad. Eccellente calciatore, non ha però vinto nulla di importante: i tornei jugoslavi all`epoca vedevano spartirsi i trofei tra le sole squadre Stella Rossa, Partizan e Hajduk.
In campo i compagni quando gli chiedevano la palla lo chiamavano "professore", e così sarà in futuro in Italia, nella Sampdoria di Vincenzi, Bernasconi e Brighenti.
 
Vujadin Boskov disputa 57 incontri per la nazionale jugoslava, nei ruoli di mediano o di centrocampista mezzala; disputa anche un`Olimpiade e due Mondiali. A metà del decennio, gioca nella selezione europea denominata Resto D`Europa che conta i migliori giocatori del continente.
 
Compiuti i 30 anni di età può essere legalmente ingaggiato da squadre estere, cosa che prima di questa età era vietata dall`organismo nazionale del calcio jugoslavo. Boskov viene ingaggiato dalla Sampdoria ma, un po` acciaccato, vi rimane una sola stagione (1961/62) insieme al connazionale e compagno di squadra nazionale Todor Veselinovic.
 
Dal 1962 al 1964 gioca in Svizzera, poi abbandona i tacchetti per iniziare la carriera di allenatore. La sua prima squadra è quella degli stessi svizzeri degli "Young Boys".
 
Successivamente allena il FK Vojvodina, poi la Nazionale jugoslava. In Olanda allena il Den Haag e il Feyenoord, In Spagna siede sulle panchine di Real Zaragoza, Real Madrid e Sporting Gijon. In Italia guida l`Ascoli, la Sampdoria, la Roma, il Napoli e il Perugia. Tra il 1996 e il 1997 allena il Servette Genève, in Svizzera. L`ultima squadra allenata è la nazionale serba, dal 1999 al 2001.
 
Boskov è stato docente alla Scuola per tecnici e allenatori di Coverciano, all`epoca in cui era diretta da Italo Allodi.
 
In Italia lega il proprio nome soprattutto allo storico scudetto del 1991 conquistato con la Sampdoria. Da allenatore è riuscito a raggiungere due volte la finale di Coppa dei Campioni, una volta con il Real Madrid nel 1981, e una volta con la Sampdoria nel 1992: in entrambe le occasioni le sue squadre perdono per 1-0, per mano del Liverpool prima, e del Barcellona poi.
 
Ancora oggi è ricordato e spesso citato per alcune sue frasi tanto semplici quanto dirette, che tagliavano corto su ogni tipo di polemica del dopopartita. Tra queste: "La partita è finita quando arbitro fischia", e "Rigore è quando arbitro fischia". Nel 2003 è uscito il libro "Parola di Boskov", lunga intervista che racconta in presa diretta la vita e i miracoli del mago di Novi Sad: aneddoti, curiosità e tante verità riportate simpaticamente parola per parola.
 
Muore dopo una lunga malattia, il 27 aprile 2014 nella sua città natale Begeč, all`età di 82 anni.

Da Biografieonline.it

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