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sugli alberi le foglie"
Giuseppe Ungaretti

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UN CELEBRE ADDIO

RODOLFO VALENTINO
RODOLFO VALENTINO

Nascita: 6 maggio 1895
Morte: 23 agosto 1926
Il culto e la leggenda dell`immigrato Rodolfo Guglielmi, perito agrario mancato che, nato povero nell`Italia del Sud, sbarca in America nel 1915 in cerca di fortuna, sono iscritti con forza nella storia del divismo cinematografico.

Nato il 6 maggio 1895, la sua è stata una vita dagli inizi grami: dopo aver vissuto qualche periodo dormendo sulle panchine al Central Park di New York, si fa assumere come lavapiatti in un night-club, e grazie alla sua prestanza e alle sue doti di ballerino, comincia anche a fare l`accompagnatore di attempate signore danarose.

Quando una di queste per lui uccide il marito, Valentino, spaventato, scappa in provincia arruolandosi come ballerino nella compagnia teatrale di Al Jolson. Qui viene notato da un attore che lo raccomanda ad Hollywood. Il fascinoso Rodolfo Valentino (il nome è ormai assunto come pseudonimo dal giovane Guglielmi) debutta sullo schermo nel 1919, e per qualche anno interpreterà solo ruoli da "mascalzone" latino, fin quando, nel 1921, viene notato da una talent-scout di nome June Mathis, la quale propone alla Metro Goldwyn Mayer di farne il protagonista della pellicola di genere avventuroso, "I quattro cavalieri dell`Apocalisse" (The Four Horsemen of the Apocalypse, 1921) di Rex Ingram, di cui rimarrà memorabile la scena in cui Valentino balla con grazia e sensualità un appassionante tango.

È la Paramount a offrirgli un vantaggiosissimo contratto, come protagonista de "Lo sceicco" (The Sheik, 1922) di George Melford, un film misto di avventura e sentimento, in cui Rodolfo Valentino, nel ruolo di un ambiguo quanto seducente sceicco arabo, infiamma lo schermo grazie al suo magnetismo e al suo conturbante fascino mediterraneo.

A partire da questo film Rodolfo Valentino diventerà il prototipo dell`amante straniero portatore di fascino tenebroso, tutto capello impomatato, occhio rapace e strategia sessuale all`insegna della passività. Dopo un infelice matrimonio neanche consumato con l`attrice lesbica Jean Acker, comincia un`appassionata quanto tormentata storia d`amore con la sofisticata ed  affascinante stilista Natacha Rambova, che vorrà trasformarlo in un attore raffinato dallo smisurato senso artistico, il contrario, insomma, del Rodolfo Valentino virile e sensuale che il pubblico femminile amava.

Nel giro di pochi anni sarà il seduttore sedotto in "Sangue e arena" (Blood and Sand, 1922) di Fred Niblo, e un "Robin Hood" della steppa ne "L`aquila nera" (The Eagle, 1925) di Clarence Brown; infine lo si vede nel doppio ruolo del giovane sceicco e di suo padre ne "Il figlio dello sceicco" (The Son of the Sheik, 1926) di George Fitzmaurice, girato quando la Rambova (che intanto era diventata sua moglie) lo aveva lasciato e il fisico cominciava a dare i primi segni di cedimento.

Rodolfo Valentino è morto prima della proiezione di quest`ultimo film, il 23 agosto 1926, a causa di una peritonite, a soli trentuno anni.
 
 Da Biografieonline.it

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