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sugli alberi le foglie"
Giuseppe Ungaretti

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UN CELEBRE ADDIO

MINO REITANO
MINO REITANO

Nascita: 7 dicembre 1944
Morte: 27 gennaio 2009
Beniamino Reitano, noto come Mino nasce a Fiumara (Reggio Calabria) il 7 dicembre 1944. Fin dalla nascita è orfano della madre, morta a 27 anni nel darlo alla luce. Il padre Rocco è ferroviere che nel tempo libero suona il clarinetto ed è direttore della banda musicale del paese di Fiumara. Mino studia per otto anni al conservatorio di Reggio suonando il pianoforte, il violino e la tromba.

A dieci anni è ospite della trasmissione televisiva "La giostra dei motivi", presentata da Silvio Gigli. Muove i primi passi della sua carriera musicale dandosi al rock and roll insieme ai suoi fratelli Antonio Reitano, Vincenzo (Gegè) e Franco.

Incide il suo primo 45 giri nel 1961: il disco contiene i brani "Tu sei la luce" e "Non sei un angelo", che gli procura il primo trafiletto su TV Sorrisi e Canzoni. Alla fine dello stesso anno si trasferisce in Germania, dove il gruppo è scritturato per una serie di esibizioni, tra cui un club in cui suonano insieme ai Beatles (all`epoca si chiamavano "The Quarrymen" ed erano ai loro esordi). Rimasto lontano dall`Italia per un anno e mezzo, torna per pubblicare nel 1963 il suo secondo 45 giri, "Robertina twist" e il terzo, "Twist time", che passano però inosservati.

Continua allora a suonare in Germania, anche nei locali della famosa strada Reeperbahn di Amburgo, e a pubblicare in quel paese alcuni dischi, inediti in Italia, con il nome di Beniamino. Nel 1965 partecipa al Festival di Castrocaro, cantando in inglese "It`s over", un pezzo di Roy Orbison: non vince ma arriva in finale.
Ottenuto un contratto con la Dischi Ricordi pubblica nel 1966 "La fine di tutto", versione in italiano di "It`s over", e l`anno successivo debutta al Festival di Sanremo con una canzone scritta da Mogol e Lucio Battisti, "Non prego per me", in coppia con The Hollies, il gruppo di Graham Nash.

In estate partecipa con "Quando cerco una donna" al Cantagiro 1967. Passa poi alla Ariston Records di Alfredo Rossi e nel 1968 è in hit parade con "Avevo un cuore (che ti amava tanto)" e "Una chitarra cento illusioni", che supera le 500.000 copie vendute. È grazie al successo di questi brani che acquista insieme a papà Rocco e ai fratelli un appezzamento di terreno ad Agrate Brianza dove viene costruito quello che viene definito il "Villaggio Reitano", che dal 1969 ospita le diverse generazioni della famiglia Reitano. Nello stesso anno scrive una delle sue canzoni più significative, "Il diario di Anna Frank", portata al successo dai Camaleonti.

Nel 1969 Reitano ritorna al Festival di Sanremo con "Meglio una sera piangere da solo" (in coppia con Claudio Villa); nello stesso anno scrive la musica di "Una ragione di più", portata al successo da Ornella Vanoni.

Altro successo del periodo è "Gente di Fiumara",
canzone dedicata al suo paese natale. Sempre nel 1969 ottiene un buon successo come autore con "Perché l`hai fatto", con testo di Donata Giachini, incisa da Paolo Mengoli (che diventa il brano più noto del cantante).

Nel 1971 vince l`ottava edizione di "Un disco per l`estate" con "Era il tempo delle more", uno dei suoi dischi più venduti. Nel 1977 partecipa al Festivalbar con "Innocente tu"; la canzone sul lato B si intitola invece "Ora c`è Patrizia", ed è dedicata a quella che diventerà sua moglie.

Con i fratelli fonda una casa di edizioni musicali, la Fremus (che sta per Fratelli Reitano Edizioni Musicali), che gestirà il fratello Vincenzo, dando vita anche ad una casa discografica.

Nel 1988 si ripresenta a Sanremo cantando "Italia", scritta all`inizio per Luciano Pavarotti da Umberto Balsamo: arriva solo sesto ma il pezzo è particolarmente apprezzato dal pubblico. Al Festival della canzone italiana andrà poi nel 1990, nel 1992 e nel 2002.

Nel 2007 gli viene diagnosticato un cancro all`intestino: affronta serenamente la malattia anche grazie al conforto della sua profonda fede cattolica. Subisce due interventi chirurgici, l`ultimo nel novembre 2008.

Nonostante le cure, ad Agrate Brianza il 27 gennaio 2009, Mino Reitano si spegne guardando la pioggia nel buio dalle finestre della sua casa, con la mano nella mano della moglie Patrizia.

Pochi mesi dopo le Poste Italiane emettono un francobollo a lui dedicato, terzo di una serie di tre valori della storia musicale italiana: gli altri due francobolli della serie erano stati dedicati a Luciano Pavarotti e Nino Rota.
 
 Da Biografieonline.it

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